Giada Zanola: la tragica storia di una donna in fuga dalla violenza domestica
Giada Zanola, vittima di un femminicidio a Vigonza, non è morta per un litigio come inizialmente sembrava. Le indagini hanno rivelato dettagli scioccanti sulla sua relazione con il compagno Andrea Favero, padre del loro bambino di tre anni.
La vicenda, inizialmente trattata come un suicidio, ha preso una svolta drammatica quando le telecamere hanno mostrato Favero costringere Giada a salire in auto e dirigersi verso un cavalcavia. Favero è stato formalmente indagato e durante l’interrogatorio ha ammesso un litigio avvenuto la sera precedente, culminato con Giada che si allontanava a piedi.
Giada, secondo le testimonianze, voleva emanciparsi da una relazione violenta e controllante. Aveva raccontato ad amici di frequenti aggressioni subite da Favero, fino al punto di temere per la propria incolumità. La scelta di interrompere la relazione e di cercare indipendenza sembra essere stata il movente del suo femminicidio.
La storia di Giada Zanola mette in luce il dramma delle donne vittime di violenza domestica che cercano di fuggire da relazioni abusive. La sua morte rappresenta un tragico epilogo di un percorso di autodeterminazione interrotto dalla violenza maschile.