Il 24 maggio 2022, a Uvalde, Texas, l’18enne Salvador Ramos ha compiuto una sparatoria alla Robb Elementary School, uccidendo 17 bambini e 2 insegnanti e ferendone altri 17, prima di essere ucciso dalla polizia. Le famiglie delle vittime hanno intentato una causa contro Meta, Daniel Defense e Activision Blizzard. Le accuse includono negligenza da parte di Meta per la mancanza di supervisione dei contenuti, marketing aggressivo da parte di Daniel Defense e contenuti violenti e realistici nei videogiochi di Activision Blizzard, in particolare nella serie Call of Duty.
Ramos era un appassionato giocatore di Call of Duty e le famiglie delle vittime sostengono che il videogioco abbia contribuito alla sua capacità di compiere la strage. Tuttavia, non esistono prove scientifiche che dimostrino una correlazione diretta tra videogiochi e comportamenti violenti.
Gli esperti hanno sottolineato che i videogiochi violenti non sono necessariamente causa di violenza, e studi recenti hanno evidenziato anche possibili benefici dei videogiochi, come la riduzione dello stress. Nonostante le accuse, Activision Blizzard ha risposto alle critiche esprimendo le condoglianze alle famiglie colpite e sottolineando che milioni di persone giocano ai videogiochi senza commettere atti violenti.
Le controversie sul legame tra videogiochi e violenza risalgono agli anni ’80, ma studi recenti hanno messo in discussione questa correlazione. Mentre alcune accuse sono state mosse contro i videogiochi in passato, le ricerche attuali sembrano indicare che non esiste una relazione diretta tra i videogiochi e la violenza.