Il padre di Saman Abbas, Shabbar Abbas, ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti durante la sua deposizione avanti al pm e ai suoi avvocati il 19 aprile. Ha sostenuto che la figlia non è stata uccisa da una sola persona, ma da più individui quella sera fatale. Ha sollevato dubbi sul fatto che lo zio Danish potesse compiere da solo l’omicidio, suggerendo la presenza di complici. Shabbar ha anche accusato i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanulhaq, di aver partecipato all’omicidio insieme a Danish. Ha affermato di aver ordinato una “spedizione punitiva” contro il fidanzato di Saman, Saqib, ma di non aver previsto un’esecuzione così tragica. Shabbar ha sottolineato di aver subito minacce e pressioni per mantenere il silenzio durante la latitanza, ma ora si sente libero di parlare. Ha escluso la moglie Nazia Shaheen dall’omicidio, affermando che lei non ha ucciso Saman e che sarebbe disposta a tornare in Italia se lui lo richiedesse. Shabbar ha espresso il desiderio di ottenere giustizia per sua figlia e ha dichiarato di soffrire profondamente per le accuse infamanti rivolte a lui e alla moglie riguardo all’omicidio di Saman.