Un recente studio condotto da un team di ricerca statunitense ha evidenziato una stretta correlazione tra il declino finanziario e l’Alzheimer. Secondo i risultati, i mancati pagamenti di mutui e carte di credito aumentano parallelamente alla progressione del declino cognitivo, offrendo un possibile campanello d’allarme per identificare precocemente la demenza e i problemi di memoria.
Il deterioramento delle condizioni economiche può manifestarsi diversi anni prima della diagnosi di Alzheimer, con inadempienze nei pagamenti che possono essere un segnale precoce della malattia. La ricerca, condotta in collaborazione con la Federal Reserve Bank di New York e l’Università Georgetown, ha coinvolto oltre 2,4 milioni di individui, evidenziando un aumento significativo delle inadempienze finanziarie tra coloro con diagnosi di Alzheimer e disturbi correlati.
L’analisi dei dati ha rivelato che l’incremento dei mancati pagamenti delle carte di credito inizia fino a 5 anni prima della diagnosi di Alzheimer, mentre le insolvenze dei mutui si verificano fino a 3 anni prima. Questo legame tra declino finanziario e declino cognitivo può essere un importante indicatore per individuare precocemente la malattia e intervenire tempestivamente.
La professoressa Carole Roan Gresenz, esperta in economia sanitaria e coordinatrice dello studio, sottolinea l’importanza di riconoscere i primi segnali di deterioramento cognitivo, che possono influenzare le decisioni finanziarie e avere un impatto significativo sulla qualità della vita. I risultati dello studio sono stati pubblicati su Federal Reserve Bank of New York Staff Reports, evidenziando la necessità di considerare il deterioramento finanziario come un potenziale campanello d’allarme per i disturbi della memoria.