Il tribunale di sorveglianza di Firenze ha concesso a Denis Verdini, ex senatore e coordinatore del Popolo delle Libertà, la possibilità di scontare la sua pena di 15 anni e 10 mesi ai domiciliari per motivi di salute. Questa decisione è stata presa in seguito alla richiesta del suo avvocato, Marco Rocchi, che ha sottolineato le condizioni incompatibili dell’ex politico con la detenzione in carcere. Verdini, 73 anni, è stato condannato per tre casi di bancarotta, tra cui quella del Credito Cooperativo fiorentino, dell’impresa edile Arnone e della Ste.
Già nel gennaio 2021, Verdini aveva ottenuto i domiciliari a causa della diffusione del Covid tra i detenuti e il personale del carcere di Rebibbia, dove era stato inizialmente recluso. Questa nuova concessione si basa sulla relazione del perito nominato dal tribunale, che ha evidenziato le numerose patologie di Verdini, rendendolo difficile da gestire in un contesto penitenziario. Attualmente si trova nella sua villa a Firenze, ma una volta trascorsi i sette mesi, il magistrato di sorveglianza valuterà se potrà tornare in carcere.
Questa decisione è stata presa anche considerando il pericolo per la vita di Verdini nel carcere don Bosco di Pisa, nonostante la presenza di un centro clinico. La sua salute sarà monitorata attentamente durante il periodo ai domiciliari, con la possibilità di un ritorno in carcere se le condizioni lo permetteranno.