Il comandante della compagnia dei carabinieri di Prato, Sergio Turini, è stato arrestato questa mattina con l’accusa di corruzione per aver commesso atti contrari ai doveri d’ufficio e per aver accesso abusivamente al sistema informatico. Insieme a lui sono stati arrestati anche un dirigente di Confindustria toscana e un imprenditore.
Il tenente colonnello Turini è stato sottoposto a misura cautelare dal gip del tribunale di Firenze, Anna Liguori, su richiesta della procura antimafia di Firenze. L’arresto del pubblico ufficiale ha scosso non solo l’Arma, ma anche il mondo imprenditoriale. Riccardo Matteini Bresci, socio di maggioranza dell’azienda di tintura tessile Gruppo Colle srl e presidente della sezione Sistema Moda di Confindustria Toscana Nord, è stato posto agli arresti domiciliari insieme a Roberto Moretti, titolare di un’agenzia investigativa privata.
Secondo le indagini, Turini avrebbe abusato del suo ruolo per fornire informazioni riservate a imprenditori italiani e cinesi, accedendo illegalmente al sistema banca dati delle forze dell’ordine in almeno 99 occasioni. In cambio, il comandante avrebbe ricevuto favori come un viaggio negli Stati Uniti del valore di oltre 5.000 euro per suo figlio e tre bottiglie di vino pregiato del valore di oltre 1.800 euro.
Il Comando generale dei carabinieri ha avviato le procedure per trasferire Turini in un’altra sede e potrebbe prendere in considerazione il suo allontanamento dall’Arma.