Il fiume Natisone rivela i corpi di Patrizia e Bianca, mentre le ricerche continuano per il terzo disperso
Il fiume Natisone ha restituito i corpi di Patrizia e Bianca, le due ragazze travolte dalla piena del fiume venerdì scorso. I cadaveri sono stati individuati a distanze di 700 metri e un chilometro a valle dal luogo della scomparsa. Al momento, le ricerche sono ancora in corso per trovare il terzo disperso, Cristian, il ragazzo che si trovava con le due donne prima dell’incidente.
Dopo due giorni di ricerche senza esito, i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile hanno proseguito gli sforzi questa mattina, utilizzando anche droni per scandagliare il corso del fiume Natisone fino alla confluenza con il Torre. Le condizioni meteorologiche favorevoli hanno permesso di intensificare gli sforzi di ricerca, poiché la portata del torrente è tornata quasi alla normalità.
La Procura di Udine ha aperto un fascicolo informativo sulla scomparsa dei tre giovani, senza al momento indagati o ipotesi di reato. Il procuratore capo Massimo Lia ha confermato l’apertura del fascicolo. È emerso che il cellulare trovato in una borsetta appartiene a uno dei ragazzi e è lo stesso dispositivo da cui è stata effettuata la chiamata di soccorso al 112 mentre erano intrappolati sul greto del fiume.
Patrizia Cormos, studentessa all’Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine, era originaria di Colleferro (Roma) e risiedeva a Campoformido (Udine). Bianca Doros, di origini romene, si trovava in Italia per visitare la famiglia. Cristian Casian Molnar, residente in Romania, era giunto in Italia dopo un soggiorno in Austria. Le circostanze che hanno portato alla tragedia sono ancora oggetto di indagine.