Giada Zanola: nuovi dettagli sull’omicidio a Vigonza
Nuove informazioni emergono sull’omicidio di Giada Zanola a Vigonza, Padova. Secondo l’autopsia eseguita dal professor Claudio Terranova, sembra che Giada fosse ancora viva quando è stata gettata dal cavalcavia dall’ex fidanzato Andrea Favero. Non sono stati riscontrati segni di strangolamento o ferite da arma da taglio sul corpo della vittima, ma si ipotizza che Favero possa averla tramortita per compiere il gesto.
La sorella di Giada, Federica, ha dichiarato di non aver mai sospettato di Favero e di non aver creduto al suicidio fin dall’inizio. Le indagini della polizia hanno rivelato che Giada aveva confidato alle amiche le sue paure riguardo a possibili violenze, liti continue e il timore che Favero potesse diffondere video intimi per ricattarla. Si sta aspettando l’esito degli esami tossicologici per chiarire ulteriori dettagli sulla vicenda.
Andrea Favero rimane in carcere e continua l’indagine della Squadra Mobile di Padova, che potrebbe coinvolgere parenti e amici della vittima, incluso il suo nuovo compagno. Favero ha rifiutato di rilasciare dichiarazioni spontanee durante l’interrogatorio di garanzia. La Procura sta attendendo i risultati dei tabulati telefonici per fare luce sui giorni precedenti e successivi alla morte di Giada Zanola.