Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato la posizione ferma dell’Italia nel non autorizzare l’uso delle proprie armi al di fuori del territorio ucraino, avvertendo sui rischi di una possibile terza guerra mondiale derivanti da scelte avventate. Durante un evento a Rapallo, Tajani ha chiarito che anche se altri Paesi come gli Stati Uniti e la Germania hanno concesso limitate autorizzazioni per l’utilizzo delle proprie armi in determinate circostanze, l’Italia rimane cauta e non permette l’uso delle armi italiane al di fuori dei confini ucraini.
Il ministro ha ribadito l’impegno dell’Italia nel sostenere l’indipendenza dell’Ucraina e nel prevenire un’escalation del conflitto, senza però adottare posizioni bellicose. Tajani ha dichiarato che l’Italia continuerà a fornire sostegno all’Ucraina sia dal punto di vista economico che militare, con l’invio imminente di un nuovo pacchetto di aiuti. Tuttavia, ha chiarito che l’Italia non invierà truppe in Ucraina per combattere contro la Russia.
Il ministro ha anche accennato alla possibilità di rendere pubbliche le forniture di armi all’Ucraina, una mossa che rappresenterebbe una rottura con la politica precedente del governo italiano. Tajani ha sottolineato che la trasparenza è importante, ma bisogna evitare possibili strumentalizzazioni. Inoltre, ha assicurato che il Parlamento sarà informato tramite il Copasir riguardo al contenuto del nuovo pacchetto di aiuti militari.