Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un disegno di legge che prevede la separazione delle carriere dei magistrati, lo sdoppiamento del Consiglio Superiore della Magistratura e l’istituzione di una nuova Alta Corte per le sanzioni disciplinari nei confronti dei giudici e dei pubblici ministeri. Questa riforma costituzionale, annunciata poco prima delle elezioni europee, è stata descritta come “epocale” dalla ministra della Giustizia Nordio e dalla presidente del Consiglio Meloni. La proposta prevede modifiche alla Costituzione per garantire una separazione totale tra i magistrati con funzione giudicante e quelli con funzione requirente, impedendo loro di passare da un ruolo all’altro. Inoltre, il Consiglio Superiore della Magistratura sarebbe diviso in due organi separati per giudici e pubblici ministeri, con una composizione che include sia magistrati che esperti esterni sorteggiati. Una nuova Alta Corte composta da giudici, laici e magistrati sarebbe incaricata delle misure disciplinari contro i magistrati. Tuttavia, l’Associazione Nazionale Magistrati ha espresso preoccupazione per la rapidità con cui il disegno di legge è stato approvato, sostenendo che potrebbe indebolire l’indipendenza della magistratura e consentire un maggiore controllo politico.