Nel corso della parata militare del 2 giugno di quest’anno, il corpo dei Comsubin ha sorprendentemente evitato di urlare il tradizionale “Decima!”, un gesto che ha sollevato interrogativi e riflessioni. Questa decisione è stata presa dopo le controversie emerse l’anno precedente, quando gli scrittori Michela Murgia e Roberto Saviano avevano sollevato dubbi sulla pratica, sostenendo che potesse essere un omaggio alla Xª Mas, il corpo militare fascista comandato da Junio Valerio Borghese.
Durante la parata del 2023, Murgia e Saviano avevano notato che i Comsubin avevano gridato “Decima!” mentre passavano davanti al palco istituzionale, gesto che aveva suscitato indignazione. In particolare, l’atteggiamento del presidente del Senato Ignazio La Russa, che aveva risposto con il segno della vittoria, aveva sollevato polemiche.
Le accuse di Murgia e Saviano erano state respinte dalle istituzioni politiche e militari, che avevano sostenuto che il gesto fosse un saluto militare standard e non un riferimento alla X Mas. Tuttavia, i due scrittori avevano sottolineato la complessità storica della Decima Flottiglia Mas, evidenziando il suo coinvolgimento durante la Seconda Guerra Mondiale e le sue azioni contro i partigiani.
Le polemiche e le controversie attorno a questo episodio hanno evidenziato la sensibilità e la complessità delle questioni storiche e politiche legate a gesti e simboli militari, sollevando interrogativi sulla memoria storica e sull’interpretazione del passato.