Sandro Gozi, segretario generale del Partito Democratico Europeo, ha analizzato il panorama politico europeo in vista delle prossime elezioni, evidenziando il rischio di un’inclinazione verso la destra e il dilemma del Partito Popolare Europeo nel formare alleanze. Gozi, candidato alle elezioni europee in Francia, ha sottolineato la necessità di una nuova maggioranza pro-Europa per contrastare l’eventuale avanzata degli estremisti.
Nell’intervista a Fanpage.it, Gozi ha criticato l’apertura di Ursula von der Leyen verso Giorgia Meloni, sottolineando le discrepanze tra l’immagine pro-Ue attribuita a Meloni e le sue reali posizioni politiche. Secondo Gozi, Meloni non è realmente a favore dell’Unione Europea e mette a rischio il principio dello Stato di diritto, oltre a esprimere un sostegno opportunistico all’Ucraina.
Gozi ha evidenziato anche il presunto “gioco delle parti” tra i Conservatori e il gruppo Identità e Democrazia, sostenendo che, nonostante le apparenze, esiste una convergenza d’intenti nel voler indebolire l’Europa. Il segretario generale ha sottolineato la necessità di vigilare sull’eventuale alleanza tra Marine Le Pen e Giorgia Meloni, considerando il ruolo di Matteo Salvini come elemento chiave in questa dinamica politica.
Infine, Gozi ha messo in guardia sul pericolo di uno slittamento verso la destra nella prossima legislatura europea, evidenziando la coesione tra i partiti di estrema destra e la necessità di una visione comune per il futuro dell’Europa.La deriva verso l’estrema destra sta influenzando il panorama politico europeo, con particolare attenzione rivolta al Partito Popolare Europeo e alle possibili alleanze con le forze estremiste. Antonio Tajani, seguace di Meloni a Roma, potrebbe spingere per un’agenda politica guidata da Meloni e Le Pen a livello europeo, generando ambiguità all’interno del PPE. Sandro Gozi, segretario generale del Partito Democratico Europeo, ha evidenziato la necessità per il PPE di scegliere tra seguire l’estrema destra o costruire una nuova maggioranza pro-europea.
Parlando dell’intento di “distruggere l’Europa” da parte delle destre, Gozi ha sottolineato le possibili conseguenze per i cittadini europei. Un’Unione Europea controllata dalle forze di estrema destra potrebbe portare alla fine della libertà di movimento, del mercato unico e persino dell’Euro in caso di crisi economica. L’Europa rischierebbe di essere paralizzata politicamente, con decisioni bloccate da veti interni e una perdita di influenza a livello internazionale.
Gozi ha anche affrontato la questione delle alleanze politiche in Italia, evidenziando la divisione tra Azione e Italia Viva all’interno del gruppo Renew Europe. Ha espresso rammarico per l’assenza di un’unità più forte e ha commentato la decisione di Carlo Calenda di non unirsi all’alleanza.
Infine, Gozi ha discusso dell’importanza del Green Deal e della transizione ecologica per l’Europa. Ha sottolineato la necessità di semplificare le politiche ambientali e di trovare nuove risorse per sostenere la transizione ecologica senza gravare sui contribuenti. Ha anche evidenziato la volontà di formare una maggioranza pro-europea, inclusi i Verdi, a condizione che adottino un approccio più costruttivo e pragmatico nelle decisioni politiche.Nel contesto politico attuale, la necessità di consolidare una maggioranza pro-europea è fondamentale per contrastare l’avanzata degli estremisti di destra. Tuttavia, al momento sembra che i tre principali gruppi politici – Popolari, Socialisti e Democratici, Renew Europe – siano in grado di garantire una solida maggioranza pro-Europa senza la necessità di coinvolgere i Verdi.
La stabilità e la coesione tra i gruppi principali rappresentano un punto di forza per rafforzare l’agenda pro-europea e contrastare le forze politiche estremiste che minacciano l’unità e la coesione dell’Unione Europea. La collaborazione e il sostegno reciproco tra i diversi partiti sono cruciali per affrontare le sfide attuali e per garantire un futuro prospero e unito per l’Europa.